In un paesino del Sud Italia tradizionale, cattolico e conformista, nasce un uomo, Gabriele, che, come un supereroe, decide di lottare per la libertà di genere.
“La Prima Donna” il terzo libro della biscegliese Malusa Kosgran,, è un libro che parla di identità di genere. Inizia dalla fine, dal capitolo 20, con un salto verso il futuro dove Gabriele, 29 anni, è in sala operatoria, pronto a diventare Gabriella. Questa è un finale che in realtà segna un nuovo inizio, una nuova nascita.
Ma si risveglierà dall’operazione?
Durante l’operazione parla con una donna – mi sono chiesta chi fosse per tutto il libro – raccontandole tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare e il viaggio/percorso per arrivare fino a lì, da mamma-bisturi.
Gabriele è un bambino impaurito che vive nella città delle Belle Donne con la sua famiglia un po’ distaccata e il suo migliore amico Enrico. Dovrà poi trasferirsi alla Città Dei Pazzi, separandosi da quel suo caro compagno liberale e anticonformista. Qui diventa Gabrielle (e non ancora Gabriella), la donna della notte, libera e passionale. Decide poi di provare a essere Lele e a fidanzarsi con Isabella, ma si rende conto che l’unica cosa che desidera è “sentirsi lei”. Si accorge che invece Erika (Enrico) è riuscita ad essere sé stessa. Torna così ad essere Gabrielle fino all’incontro con Nico che la tradirà con la sua migliore amica.
La narratrice è lei, Gabriella, che ci accompagna per tutti i capitoli con tutti i suoi ricordi più intimi. Pieno di flashback contrassegnati da stelline, che per tutto il libro mi hanno fatto immaginare Wonder Woman, l’idolo di Gabry.
Aldilà dello struggimento e della confusione interiore ed esteriore che Gabrielle vive, il libro descrive la sofferenza umana nell’accettare sé stessi. La nostra costituzione parla infatti di uguaglianza e libertà di espressione, ma tutti questi diritti sembrano non risolvere le difficoltà interiori di scelta ed accettazione della sessualità nell’individuo ma anche nella società.
Libro consigliatissimo di narrativa contemporanea: è il Romanzo vincitrice del Premio “Profumo d’Autrice” 2020 – Premio Internazionale di Letteratura Città di Cattolica.
Potete trovare il blog personale dell’autrice e, per altre curiosità, il suo Facebook: Le Storie di Malusa.
Perché Malusa non è soltanto una scrittrice ma anche soggettista, sceneggiatrice di fumetti, autrice e illustratrice.